“PIRAMIDE ETRUSCA” SOMMERSA DA FITONCIDI E MONOTERPENI.

Trascorrere un po’ di tempo in foreste, boschi, luoghi naturali e’ diventata  una pratica terapeutica in molti paesi dell’estremo Oriente. Questa attivita’  e’ conosciuta con il nome di “ Forest Bathing”  altri la chiamano “ bagno doccia foresta.”

A breve in questo articolo parlero’ dei benefici di trovarsi nel bosco usando parole conosciute solo da chi e’ del mestiere o appassionati, ma questo a noi del Team “piramide etrusca” non importa che voi non li conoscete, a noi importa sapere che il nostro “bagno doccia foresta”  ci fa stare bene e viene  fatto nel rispetto dei luoghi, il resto non conta, sono pero’ doverosi alcuni ringraziamenti.

Per primo ringraziamo i monoterpeni, sostanze che alcuni alberi come , quercia, faggio, castagno, producono,ed  attraverso le loro foglie rilasciano queste sostanze aromatiche provocando azioni benefiche alla salute dell’uomo,

ringraziamo poi  i fitoncidi, oli essenziali presenti nel legno e che gli alberi rilasciano sotto forma volatile per difendersi dai parassiti e di cui soprattutto le faggete ne sono estremamente ricche.

Ringraziamo le cellule “natural killer” , che ci aiutano a proteggerci dai virus e dal cancro e mostravano livelli di attività più elevate per chi  praticata il “forest bathing” oppure come lo chiamano in oriente “Shinrin-yoku “ , queste cellule aumentavano all’aumentare del tempo passato nei boschi. Il Team “piramide etrusca” si e’ sempre limitata a fare passeggiate sapendo  che stare immersi nella natura fa stare bene, sia  il corpo che la mente,le nostre passeggiate  alleviano la depressione, migliorano  la creatività,( aumentano l’appetito ed il buon umore).A questo punto i ringraziamenti vanno alle persone che hanno scelto noi per fare  “forest bathing” detto “ Shinrin-yoku”.

Noi del Team “piramide etrusca” grazie  ai monoterpeni  ed i fitoncidi, abbiamo avuto bellissime recensioni.

Bisogna essere sinceri,grazie ai  “natural Killer” noi del Team ,abbiamo aumentato  il sistema immunitario nei confronti del cancro,dei  virus e delle malelingue, ora il Team “piramide etrusca” e’ molto piu’ tollerante nei confronti di tutti sapendo di essere “ Liberi di camminare con chi vuole farlo con noi”. Noi non siamo dottori ma affermiamo con certezza che passare del tempo libero,  camminando immersi nella natura ti fa sentire libero !!!  grazie a tutti per le bellissime passeggiate fatte  insieme

GRAZIE GRAZIE

roberto re

Salvatore Fosci, il Vulcano nascosto.

 

 

LA BANDIERA DELLA GUERRA TURCA VIENE INCISA SULL’ALA DEL DRAGO, MA PER QUALE MOTIVO ORSINI FA SCOLPIRE QUELLE 6 MEZZELUNE!?!?

 

sulla base della sfinge all’ingresso del Boschetto noteremo incisa una frase

Tu ch’entri qua pon mente / parte a parte / et dimmi poi se tante / meraviglie / sien fatte per inganno / o pur per arte.
Ingannare nell’arte e’ proprio questo che Orsini crea nel suo boschetto , non pùò raccontare la sua verità liberamente , 

OGNI STATUA RACCONTA UN INGANNO

E’ il periodo della controriforma, ogni eccesso di libertà di espressione viene punita , e in questo caso il boschetto di Vicino Orsini non viene visto di buon occhio dalla chiesa di potere , 

                                

anche se Orsini e’ protetto da Alessandro Farnese e il cardinal Madruzzo, il suo uscire già giovane dall’ambiente militare, lo penalizzerà con il rapporto di altri nobili militari , le voci di un Orsini quasi stregone lo costringerà ad isolarsi nel suo boschetto, e negli ultimi anni della sua vita perderà tante sue amicizie , ma anche un figlio nella battaglia di Lepanto,solo scrivendo al suo caro amico Druet oggi possiamo formulare ipotesi sulla realizzazione del parco, cercare tra quelle lettere criptate una frase che rafforza la nostra storia su questo personaggio enigmatico. Ma qual’ e’ stata la motivazione del parco che cadrà nell’oblio per tanti secoli dopo la morte di Orsini?

Gli altri giardini come quello di villa Lante ideato dall’inquisitore cardinale Gambara proseguirà nei secoli ad avere rispetto,un classico giardino del 500 che rispetta i canoni della chiesa , il boschetto invece diverrà un luogo da dimenticare quasi eretico . grossi scogli irregolari la famiglia borghese scriveva negli atti notarili quando possedevano quelle terre , quei mostri impedivano la coltivazione .ma perche sono dovuti passare quasi 500 anni perche il Parco ritornasse alla ribalta .

 “VULCANO NASCOSTO” il racconto di Salvatore Fosci  e’ curato del professore Sigfrido Hobel. 
Il prof. ha insegnato materie artistiche nei Licei Scientifici ,
le sue ricerche e studi , le possiamo leggere in diversi testi dedicati alle discipline artistiche, come “Il Dio del Silenzio” o “Il Fiume Segreto”.Si è dedicato allo studio delle tradizioni iniziatiche e delle dottrine esoteriche, interessandosi, in particolare, ai linguaggi simbolici e alla loro presenza nei miti, nella letteratura,
nell’arte e nell’iconografia tradizionale, ma anche alle testimonianze artistiche e culturali presenti a nell’Italia Meridionale.
E’ autore di rilievo della tradizione esoterica napoletana.

Vulcano nascosto. Una interpretazione alternativa del Bosco Sacro di Bomarzo  Stamperia del Valentino

 

Roberto Re

Triplice Cinta a Bomarzo (VT)

Fonte Centro Studi Triplice Cinta

 

Questo esemplare, che nel momento in cui si scrive è unico in tale contesto boschivo bomarzese, è stato trovato da Salvatore Fosci il 25 aprile del 2012, e da allora è stato notato da diverse altre persone. Nel dicembre 2014 abbiamo potuto andare anche noi a vederlo. Si tratta di una Triplice Cinta classica, con i soli segmenti mediani (no diagonali nè foro centrale), le cui dimensioni sono circa 28 cm x 28. Al momento del ritrovamento l’incisione si trovava sotto uno strato di foglie e di muschio, ancora in parte occupante la superficie dell’esemplare. La struttura nei pressi della quale è incisa è chiamata da Salvatore “piramidina”, per distinguerla dalla “piramide” situata poco distante e in posizione più elevata. Entrambi i termini sono convenzionali e non ufficiali, più pratici che tecnici, impiegati per indicare questi enigmatici manufatti, che attendono ancora un’indagine archeologica sistematica.

La “piramidina” era stata da noi visitata nel 2010 (v. report) ma nessuno, nemmeno Salvatore, sapeva che proprio lì si nascondesse una Triplice Cinta. Anche se da lontano si potrebbe ritenere che la superficie incisoria sia inclinata, da vicino si può ben valutare che non è così: essa è piana e chi ha inciso l’esemplare poteva agevolmente giocarvi, se vogliamo considerare l’aspetto ludico di questo schema.

Accanto si trovano delle profonde coppelle, più somiglianti a delle buche di palo, forse utilizzate in epoca imprecisata per montare una copertura provvisoria. Sulla funzione della “piramidina” non si può dire molto: poteva essere stato un antico altare, un luogo sacro, o un riparo? Certo è che sembra essere in asse con la più grande “piramide”; forse costituiva uno dei punti usati per fissare degli allineamenti. Non lo sappiamo, al momento.

La presenza della TC apre ulteriori misteri: quando è stata eseguita? Da chi e perchè? Salvatore Fosci, osservando il contesto, ha potuto stabilire che la “piramidina” si trova su un antico sentiero di trasporto del materiale (ricordiamo che più a valle c’era una fornace romana), ed era noto nel Medioevo. La presenza di numerose croci di varia foggia, disseminate sui manufatti arcaici presenti in questi boschi, potrebbe significare una riconsacrazione degli stessi in senso cristiano, od essere punti di sosta eventuali “Vie Crucis”. Anche su questa “piramidina”, poco distante dalla TC, si apprezzano le tracce di una di queste croci, ma stabilire un nesso tra croce e TC è difficile. Se considerassimo l’aspetto ludico, potremmo pensare più facilmente a qualche operaio addetto al trasporto del materiale che, durante i momenti di pausa, si dedicava al gioco (almeno in coppia). Ma in che epoca? Romana? Teniamo presente che i boschi sono stati sempre frequentati da alcune categorie professionali come i pastori, fino a tempi relativamente recenti; inoltre hanno costituito luogo di rifugio nei momenti di pericolo, specie durante le guerre. Non sappiamo da quanto la “piramidina” fosse nascosta  (Salvatore l’ha ripulita dai rovi che la avvolgevano, negli ultimi dieci anni), ma possiamo ipotizzare che la TC sia stata eseguita con la bella stagione, perchè l’umindità dell’autunno-inverno ricopre di muschio tutta la  superficie di pietra (che è il peperino); forse analizzando la patina di muschi annidati nei solchi del petroglifo si potrebbe cavare un ragno dal buco, cioè una approssimativa datazione, ma chi mai lo farà?

Dal punto di vista del significato simbolico, non può esso escludersi a priori.